giovedì 24 marzo 2011

LO “SKIP” : COME E PERCHÉ LO SI ESEGUE

COS’è LO SKIP: lo skip, la corsa a ginocchia alte, è un’andatura che allena e migliora la tecnica di corsa, l’appoggio del piede, la posizione del baricentro e il movimento coordinato tra arti superiori ed arti inferiori durante la corsa.

COSA CURARE QUANDO SI ESEGUE LO SKIP
  • contatto del piede col terreno: è fondamentale che l’appoggio avvenga con l’avampiede e non con la pianta o il tallone; è importante che i nostri atleti, soprattutto se si parla di settore giovanile, imparino a sentirsi e a conoscere il proprio corpo. Per fare questo un aiuto può essere quello di proporre queste andature (oltre allo skip c’è la corsa calciata, il doppio impulso ecc..) scalzi, ad occhi chiusi ecc, al fine di favorire la presa di coscienza da parte del soggetto.
  • posizione del baricentro: si trova circa a livello della quinta vertebra lombare, e nel momento dell’appoggio dell’avampiede a terra, la sua proiezione deve cadere esattamente al centro della base d’appoggio.
  • Movimento degli arti superiori e dei segmenti non direttamente coinvolti:
    • Arti superiori: devono oscillare in maniera opposta rispetto agli arti inferiori; pertanto l’avanzamento di un arto inferiore avviene contemporaneamente all’avanzamento dell’arto superiore contro laterale.
    • Il capo: deve mantenere un prolungamento sull’asse longitudinale in linea con quello del tronco.
    • Il tronco: deve essere in linea con la gamba di spinta che si trova estesa per la spinta.

PER COSA PROPORRE LO SKIP
Premessa: le proposte variano e devono essere adattate alla categoria con cui ci si trova a lavorare, rispettando le fasi sensibili dei nostri giocatori e rispettando gli obiettivi e le necessità che esse richiedono.
  • Lo si può proporre a scopo coordinativo: in questo caso si propongono delle andature, tra le quali lo skip, sulla distanza di 5-10 mt nelle quali si curano i particolari detti sopra che mirano ad uno sviluppo della tecnica di corsa;
  • Lo si può proporre a scopo reattivo: nell’esecuzione di percorsi e/o stazioni di rapidità e reattività neuro muscolare è importante stimolare gli atleti a dei gesti molto rapidi, e uno di questi è proprio l’esecuzione di skip alto, basso, laterale per mantenere sempre il piede “reattivo”;
  • Lo si può anche proporre come lavoro di forza:
    • Sia come trasformazione, alla massima intensità post esercizio di sviluppo di qualsiasi forma di forza per i muscoli della parte anteriore della coscia (pressa, leg extension, balzi ecc…);
    • Sia come andatura con piccolo sovraccarico (cavigliera, traino), su una distanza di 20-25 mt per rinforzare i muscoli coinvolti nella biomeccanica della corsa.

Alessandro Gelmi

1 commento:

  1. Bell articolo, complimenti. Mi è piaciuta molto la tua scomposizione dei vari gesti tecnici ed atletici e la scomposizione del concetto di rapidità che come hai ben sottolineato è caratterizzata da diverse componenti...

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